L’atleta racconta in un’intervista il malessere che ha vissuto prima e durante le paralimpiadi di Tokyo questa estate.
Tutti conosciamo la schermitrice Bebe Vio, un vero uragano nello sport paralimpico e nella lotta contro le difficoltà . Tuttavia, la giovane ha incontrato nel suo percorso verso le Paralimpiadi di Tokyo degli ostacoli che a malapena un gigante sarebbe riuscito a sormontare. Come racconta lei stessa in un’intervista al Corriere della Sera, dei problemi di salute hanno messo a rischio la sua partecipazione all’evento sportivo.
La sportiva era stata ricoverata urgentemente all’ospedale poiché poteva subire un’altra amputazione. Per fortuna, grazie ad un delicatissimo e preciso intervento, il peggio è stato scongiurato. Tuttavia, come racconta lei, non è stato facile conciliare l’allenamento per le paralimpiadi con la ripresa del fisico dall’intervento. Questo è ciò che racconta al Corriere della Sera:” Sapevo che il mio corpo per rimettersi in pieno aveva bisogno di tempo e invece, appena ho iniziato a tirare di scherma, ho forzato. E ho tirato una botta così forte che mi è quasi uscito il gomito… Un infortunio serio. A un certo punto pareva tutto finito. Quel braccio mi era completamente morto. Mi hanno detto: ‘In due settimane va amputato, poco più e sei morta’…. Avevo perso dieci chili. Così sono arrivata ai Giochi di Tokyo. Svenivo e vomitavo“.
Nonostante tutto, la ragazza è riuscita a trionfare con ben due medaglie d’oro. Un’altra sportiva motivo di estremo orgoglio per il popolo italiano.